INTRODUZIONE

La cittadina di Verbicaro si trova in provincia di Cosenza a 420 metri di altitudine, con una popolazione di circa 3.500 abitanti.
Pochissimo conosciuta, ma con una radicata tradizione della Settimana Santa.

I riti iniziano il Giovedì Santo con la S. Messa in "Coena Domini" dopo la quale vi sono le visite ai Sepolcri in cui si possono osservare i "Lavuriedd" (germogli di grano misto a legumi) e le "Menzarule" (unità di misura utilizzate per pesare prodotti agricoli offerti alla Chiesa).

Verso mezzanotte, si ripete il Rito dei "Battenti", persone devote che si autoflagellano e percorrono per tre volte il giro del paese e delle chiese.
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Alle tre del mattino del Venerdì Santo si svolge la processione dei Misteri in cui il sesto Mistero è Gesù incatenato ed incappucciato, rappresentato da un fedele che porta la Croce ed è preceduto da due file di giudei, sempre a volto coperto, e ripete il rito della passione di Cristo.
In serata si svolge la processione della Addolorata.
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Mi è gradito citare il commento di don Paolo Raimondi, sacerdote verbicarese ed attento cultore dei riti della Settimana Santa e delle tradizioni della sua città:
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Ritornano con tutta la loro suggestività gli antichi riti della Settimana Santa Verbicarese, che con drammatica plasticità ripropongono al popolo cristiano i momenti salienti della Passione dolorosa del Signore. Tutti si stringono attorno alla sacra immagine della Madonna Addolorata e del Signore Crocifisso. Particolare rilevanza assume il Cristo che porta la Croce, estratto a sorte tra un numeroso gruppo di partecipanti, che con il volto incappucciato e una pesante croce sulle spalle, rievoca la figura di Cristo che sale al calvario. Il Cristo è anche colui, che scalzo, legato e portante la Croce esprime a nome di tutta la cittadinanza il segno penitenziale per eccellenza di questa settimana.
La pietà popolare Verbicarese, che trova la sua massima espressione in questi antichi riti, si ripropone ancora oggi, con forza, per ribadire a coloro, che forse estraneamente vi partecipano, che i gesti e i riti antichi fanno parte della propria cultura, e non valutarli significa non voler conoscere la propria storia ed un mondo che a noi sembra superato, ma che invece contribuisce a tenere viva la fede e la devozione dei Verbicaresi.


- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
- Foto tratte dal web.