VENERDI' SANTO (Sera) - Processione della Addolorata

Nel pomeriggio si svolge in Chiesa Madre la solenne azione liturgica dell’adorazione della Croce.
Alle 19,30 il clero, preceduto dalla croce nera e dai ministranti si reca in silenziosa processione nella Chiesa di San Giuseppe per dare inizio alla processione della «discesa dell’Addolorata». Il Parroco viene ricevuto dal Priore della Confraternita che gli offre la stola rossa, ed entra in chiesa per un breve momento di preghiera.
Inizia la processione, con i membri della confraternita, che recano torce accese. Poi in tutta la sua austera solennità, appare sotto il baldacchino nero la statua della Vergine Addolorata. Il complesso bandistico cittadino esegue marce funebri, proprio per creare e trasmettere quel clima di dolore e di lutto che la madre ha per il figlio morto, mentre la statua sosta a lungo sul portone della Chiesa.
La processione è molto toccante e coinvolgente perchè il simulacro procede lentamente, proprio per rappresentare la sofferenza della Madonna che a stento riusciva a camminare per il forte dolore che egli aveva in quelle ore della passione di Cristo, e soprattutto rappresenta il peso del peccato che non fa camminare spediti verso Dio. Poi quei "lamenti" intonati che creano un clima di dolore e commozione, le marce funebri ed il vedere la gente silenziosa e penitente che cammina, trasmette nel fedele che partecipa alla processione un sentimento di compassione, partecipazione e di condivisione alle sofferenze di Cristo e della Madre sua. Non è raro vedere anche alcuni fedeli che per voto o per penitenza, camminano a piedi scalzi.
Dopo circa un’ora la processione raggiunge la Chiesa Madre, dove ha luogo la tradizionale predica della Passione. Essa è intervallata dal canto suggestivo del "Per tua colpa", composto dall’Arciprete Antonio Lucia, e cantato da soli uomini, accompagnati dalle trombe.
Al termine, il predicatore, invita i portatori a presentare al popolo la statua dell’Addolorata, fino a quel momento nascosta dietro l’altare maggiore. Quando la statua arriva sul presbiterio il predicatore scende dal pulpito e consegna nelle mani spalancate della Madonna il crocifisso.
Riprende la processione, che accompagnata dal canto "Stava Maria dolente", risale verso la Chiesa di san Giuseppe. La presenza di gente è enorme. Tutta Verbicaro è presente a questo suggestivo momento che chiude un lunghissimo giorno iniziato con la processione della notte precedente.
Scortata dal Priore e dagli assistenti della confraternita, dal clero e dai carabinieri in alta uniforme, la statua rientra in chiesa, dove ancora la gente rimane in rigoroso silenzio, in preghiera e meditazione fino a mezzanotte.

- Testo a cura di don Paolo Raimondi.
- Foto a cura di Fiore S. Barbato.